Sapere che...
Scala delle difficoltà escursionistiche
Normalmente, nelle guide ogni itinerario viene classificato in base ad una scala di difficoltà, analoga concettualmente a quelle in uso per l'alpinismo o l'arrampicata, che riassume brevemente le caratteristiche di un percorso. Non esiste una scala riconosciuta internazionalmente, ed ogni paese ha le sue convenzioni.
In Italia i diversi gradi di difficoltà di un percorso utilizzati sono:
Sigla | Descrizione | Caratteristiche |
T | TURISTICO | Itinerario su stradine o mulattiere ben tracciate. |
E | ESCURSIONISTICO | Itinerario su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente con segnalazioni. Può avere tratti ripidi; i tratti esposti sono di norma o protetti, o attrezzati. Può prevedere facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche. |
EE | ESCURSIONISTI ESPERTI | Itinerario generalmente segnalato, ma che richiede capacità di muoversi su terreni particolari, quali tratti su terreno impervio o infido, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (es. tratti attrezzati), tratti non segnalati, ecc. |
EEA | ESCURDIONISTI ESPERTI ATTRREZZATI | Percorso attrezzato che richiede l'utilizzo dell'attrezzatura per via ferrata. |
EAI | ESCURSIONISTI IN AMBIENTE INNEVATO | Itinerario in ambiente innevato che richiede l'uso di racchette da neve, ma comunque su terreno senza grandi pendenze, con percorsi evidenti, e senza tratti esposti. |
Segnaletica
I colori adottati dal Club Alpino italiano (CAI) per la segnaletica dei sentieri sono il rosso e il bianco da usarsi sempre in abbinamento. Già allo stato attuale i colori rosso-bianco della segnaletica dei sentieri sono largamente i più diffusi sia in Italia che nelle altre regioni alpine.
SEGNALETICA VERTICALE (principale)
E’ generalmente costituita dalle tabelle, poste all’inizio del sentiero e agli incroci più importanti, che contengono informazioni sulle località di posa, con nome e quota del luogo o di destinazione (meta ravvicinata, intermedia e di itinerario), tempi di percorrenza e numero di sentiero; altri tipi di tabelle sono previste per i sentieri tematici e per la fruizione degli stessi.
La Tabella Segnavia si usa per indicare la direzione della/e località di destinazione del sentiero e il tempo indicativo necessario a raggiungerla/e per un medio escursionista. Va collocata alla partenza dell’itinerario e agli incroci più importanti. E’ di colore bianco - oppure tinta legno - con punta rossa e coda bianco-rossa; le scritte sono in nero in carattere“Arial”.
La Tabella località la troviamo agli incroci più significativi di un percorso (passi,forcelle, piccoli centri abitati) che trovino riscontro sulla cartografia; è utile indicare il nome della località dove ci si trova e la relativa quota. E’ di colore bianco - oppure tinta legno - con scritte nere. Va posta sullo stesso palo di sostegno delle tabelle segnavia.
LA SEGNALETICA ORIZZONTALE (intermedia o secondaria)
Si intende quella al suolo, posizionata usualmente sui sassi ovvero sui tronchi degli alberi per indicare la continuità, in entrambe le direzioni, di un itinerario segnalato.
Segnavia semplice di colore bianco-rosso è usato per indicare la continuità del sentiero; va posto nelle immediate vicinanze dei bivi e ogni 2-300 metri se il sentiero è evidente, altrimenti a distanza più ravvicinata, tenendo in considerazione le caratteristiche ambientali e l’inserimento rispettoso nel luogo.
Segnavia a bandiera di colore rosso-bianco-rosso con inserito in nero (sul bianco) il numero del sentiero. Va posto all’inizio del sentiero e in prossimità dei bivi ed in altri punti dove è utile confermare la giusta continuità dell'itinerario numerato.
Freccia di colore rosso Indica una sorgente, una fonte, un rio d'acqua nelle vicinanze; la freccia, eseguita con la vernice rossa e scritta “ACQUA” in nero, sarà rivolta nella direzione in cui si trova l’acqua e la distanza in metri - o il tempo - per raggiungerla; viene usato soltanto quando la presenza dell’acqua non è visibile dal sentiero ed ha particolare importanza per l’escursionista.
Ometto di pietre dove realizzabile, costituisce un sistema di segnaletica efficace, naturale, discreta, duratura, economica e ideale. A differenza del segnavia a vernice, l’ometto è visibile anche in condizioni difficili, specie durante improvvise nevicate sui sentieri di alta montagna. Non sono necessarie costruzioni esagerate o eseguite da provetti muratori, bastano poche pietre accatastate, talvolta un solo sasso ben scelto e posizionato, per dare la giusta indicazione. Purtroppo tale tipo di segnaletica non è sempre possibile ma, dove i sassi sono abbondanti, gli ometti di pietra sono da preferire e comunque da integrare alla segnaletica a vernice e ai picchetti segnavia.
Picchetto segnavia va posto lungo sentieri che attraversano terreni aperti o pascoli privi di elementi naturali di riferimento sui quali apporre i segnavia e dove possa risultare difficile l’orientamento. E’ in legno del diametro di 6-8 cm e un’altezza di 100-120 cm (interrato per circa 30-40 cm e trattato con catramina), verniciato a tutto tondo nella parte superiore con il segnavia semplice biancorosso oppure a bandiera.