Musulupu

II musulupu è un tradizionale formaggio da tavola dell'Aspromonte, di origine greca prodotto nel periodo pasquale.

II particolare nome è di origine grecanica e significa "boccone del lupo". La caratteristica di questo formaggio è la sua forma, infatti,  sono evidenti i simboli caratteristici dell'iconografia greca-ortodossa che vengono incisi dagli stampi intarsiati, detti musulupare.

 Le musulupure vengono finemente intarsiate da vecchi artigiani locali ed hanno diverse forme che richiamano la figura femminile o di una mammella.

musulupare 1Le musulupare richiamanti le figure femminili si collegherebbero agli antichi culti della “Madre Terra” di cui troviamo testimonianza nella nostra area nei ritrovamenti archeologici nel sito di Umbro, nel comune di Bova Marina dove è stata rinvenuta una piccola statuina in ceramica, databile al V millennio a.C., che in conformità all’estetica neolitica, forma rotondeggiante di alcune parti anatomiche come i seni, i glutei e la pancia, sembra enfatizzare i caratteri femminili, al fine di collegare la fertilità della donna alla produttività dei campi ed ancora nella venerazione di Demetra, dea dell’agricoltura e della figlia Persephone (Kore), testimoniata nel sito archeologico di San Salvatore, nei campi di Bova, dove è stato rinvenuto un balsamario in ceramica raffigurante una Kore, databile tra il VI e il V secolo a.C., ed ancora nella raffigurazione di grandi  figure femminili costruite con foglie di ulivo intrecciate e abbellite con fiori freschi, primizie,  frutta fresca e nastri di vari colori portate in processione la Domenica delle Palme a Bova.

Tutte e due le statuette sono conservate nel “Parco Archeologico Archeoderi” di Bova Marina.

Il musulupu, formaggio davvero unico, viene prodotto esclusivamente con metodi e strumenti artigianali come caldaie, mestoli e tavoli in legno ed è disponibile solo fresco senza stagionatura, la sua durata è di pochi giorni e quindi va consumato velocemente.musulupara 2


Nel latte misto di capre e pecore allevate al pascolo viene aggiunto caglio a una temperatura di 26-30 gradi. Trascorsa circa un'ora si procede alla rottura del coagulo per portarlo alle dimensioni di chicchi di riso. Si lascia nella caldaia e una volta sedimentata, la cagliata, viene trasferita direttamente nelle musulupure e pressata leggermente a mano in modo da fargli prendere bene la forma e fuoriescano i residui.

 II musulupu presenta una forma sferica, pasta molle, colore bianco uniforme, diametro variabile tra i 10 e i 12 centimetri e un peso compreso tra i 200 e i 400 grammi.

Il sapore è dolce, gusto e odore sono di fermenti lattici. Si consuma insieme alle verdure di stagione, sulla pasta e anche come base per dolci tradizionali. 
 
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Pasquale Callea

 Foto di Pasquale Callea (Dicembre 2012)
 

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